martedì 1 gennaio 2008

Incontri Viterbo

erminano a gennaio 2008 i Laboratori del Palazzetto della Creatività (in via Carlo Cattaneo a Viterbo), durante i quali i bambini hanno lavorato e giocato sul tema dello specchio, inteso come elaborazione della personalità, dell'apparire e dell'essere.

La struttura si trova presso l'ex Villa Fornaciari, è aperta ai bambini dai cinque agli undici anni, funziona tutti i giorni, escluso il sabato, dalle 15.30 alle 17.30. E' un servizio del Comune di Viterbo - Assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili - gestito dalla cooperativa sociale "Gli anni in tasca" che, con l'intervento di operatrici specializzate (tra cui educatrici e un'art counselor), garantisce qualità e competenza in un clima vivace, brioso, di gioco e di sperimentazione tipico del laboratorio.

"Da febbraio 2005, nel Palazzetto della Creatività, si creano percorsi espressivi pensati per aprire finestre nei mondi dell'immaginario, della fantasia e dell'arte, riconoscendo ai bambini il diritto di partecipare alla cultura - spiega Agnese Rovidotti, assistente sociale del Comune di Viterbo - all'interno di spazi laboratoriali dove si svolgono giochi e libere attività creative, per incontrarsi ed esprimersi emotivamente attraverso i linguaggi più differenti: del corpo, della parola, dei suoni e dei ritmi, dei colori, delle forme, dei simboli.

Per questo - continua la Rovidotti - i laboratori non hanno uno schema di attività rigido e predefinito, non sono atelièr dove apprendere tecniche, ma avvalendosi di un canovaccio progettuale, sviluppano percorsi di gruppo originali e sempre diversi. Finora nel Palazzetto della Creatività sono stati realizzati otto laboratori, che hanno dato ai bambini l'opportunità di sperimentare, col gioco, tecniche di pittura e ceramica, di animazione corporea, di lettura e scrittura creativa, oltre che percorsi naturalistici a Villa Lante ed artistici nella città e nei musei".

Da febbraio 2008 ripartiranno i nuovi laboratori del Palazzetto della Creatività, ancora una volta incentrati sull'apprendimento attraverso le varie forme di gioco.

Molto apprezzata dai bimbi, ma anche dai genitori, è stata l'esperienza proposta dalla struttura ludica la scorsa estate, che ha visto bambini dai 5 agli 11 anni, trascorrere due settimane immersi nella natura, in luoghi suggestivi, svolgendo varie attività, per stare allegramente insieme e insieme scoprirsi artisti in erba.

E, sempre a proposito della passata bella stagione, l'amministrazione comunale ha messo in campo tante iniziative a misura di bimbo, a partire dagli asili comunali "I Cuccioli" e "I Cuccioli2", che hanno promosso, tra le altre, "Una piazza per giocare", che ha visto bimbi e genitori insieme per un pomeriggio di gioco e svago, e "La nostra esperienza in mostra", una esposizione che illustrava i progetti, le iniziative ludiche e di aggregazione, le modalità lavorative del personale educativo dei nidi, con fotografie, ma anche documentazione per conoscere meglio l'operato e la storia dei nidi.

I giovani viterbesi hanno seguito con entusiasmo le iniziative dei Centri Ricreativi Estivi, organizzati da Comune di Viterbo e Ludoteca Mondopinocchio, nei quali i ragazzi dai 3 agli 11 anni hanno svolto tantissime attività: manuali, musicali, sportive, giochi, corsi di drammatizzazione ed escursioni.

Mentre l'estate dei più piccoli è stata allietata da "Gioca Bimbo 2007", il servizio di asilo nido estivo per i bambini dai 0 ai 3 anni, attivo nei mesi di luglio e agosto presso i locali comunali di Via S. Maria in Volturno. Organizzato dall'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Viterbo, il progetto è stato pensato come una vera e propria "ludoteca per piccolissimi", ovvero uno spazio destinato alla socializzazione e al gioco per bambini, coordinato e controllato da educatrici dotate di grande esperienza nel mondo degli asili nido.

Ma il mondo dei bimbi e degli adolescenti, a volte, non è fatto solo di gioco, ma conosce problematiche molto serie, come il disagio familiare."Il Palazzetto della Creatività e tutte le altre iniziative del Comune, supportate dalla preziosa professionalità delle educatrici coinvolte - spiega il Sindaco Giancarlo Gabbianelli - sono la testimonianza di quanto siano varie e di qualità le attività che danno il giusto riconoscimento alla creatività dei nostri concittadini più giovani.

Ma esistono anche problemi più seri che riguardano il mondo dei minori e, anche in questo l'amministrazione comunale, ormai da molti anni, si distingue per l'attenzione alle Politiche Sociali. Basti pensare che sono oltre 30 i minori che il settore ospita nelle strutture di accoglienza in città ma anche in altri distretti, con una spesa complessiva che si aggira sui 116 mila euro l'anno.

Questa attenzione per le case di accoglienza ci trova, dunque, perfettamente preparati rispetto alla legge 149 del 28 marzo 2001, che ha decretato la chiusura degli orfanotrofi e il trasferimento dei minori in case-famiglia o presso famiglie affidatarie, attuata il 31dicembre 2006".

Ultima nata di queste strutture, a Viterbo, è quella in via Pieve di Cadore, un appartamento di proprietà del Comune in cui abitano sei ragazzini: tre adolescenti, due fratellini di 4 e 5 anni e una bimba di nove.

Per loro ci sono due stanze colorate e arredate con cura, con tanti giochi e peluche, due bagni, una cucina, un salotto con la televisione, uno studio con il computer e una stanza dove, a turno, dormono le 6 operatrici della Cooperativa Zoe che li seguono giorno e notte, tutti i giorni.

Alle spalle di questi minori storie dolorose di disagio della famiglia di origine, un Tribunale che li affida ai servizi sociali del Comune, per approdare poi in questa casa dove ci sono persone che si prendono cura di loro, con tantissimo amore. "E' un lavoro molto delicato - spiega Rossana Camilli, coordinatrice dei Servizi Sociali del Comune di Viterbo - perché il nostro è un progetto di recupero e di sostegno che non riguarda solo i minori che ci vengono affidati, ma anche le loro famiglie. Parallelamente all'educazione, alla cura, al sostegno economico e psicologico dei ragazzi, ci adoperiamo affinché anche la famiglia con disagio possa rimettersi in carreggiata: il fine ultimo è un pieno e sereno ricongiungimento tra i minori e i propri genitori. Qui i ragazzi vengono seguiti fino alla maggiore età, ma anche oltre: li aiutiamo a studiare, a crearsi un futuro lavorativo e una propria indipendenza".

Nessun commento: